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Nex Map è un’azienda che svolge attività di consulenza problematiche amianto

Servizi di mappatura e censimento, Nomina Responsabile amianto, Valutazione del rischio, Piano di Manutenzione e custodia e controlli periodici, avvalendosi di un team di professionisti e laboratori accreditati.

Come Nex Map può aiutarti a risolvere problematiche legate all'amianto?

La Nex Map srl si occupa di progettazione di interventi di messa in sicurezza e bonifica mettendo a disposizione tecnici qualificati e con maturata esperienza  per realizzare sopralluoghi  e preventivi, gratuiti e non vincolanti  al fine di valutare l’intervento di bonifica più idoneo sia sotto il profilo tecnico che economico, il tutto nel rispetto di quanto sancito dalla Normativa di settore.

L’Amministratore di Condominio e la soluzione al problema amianto

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Ti indicheremo quali sono le principali azioni da non sottovalutare al fine di non incorrere in fastidiosi problemi con la legge

La Nex Map srl ha ideato e attuato un progetto “ad hoc” per gli Amministratori di condominio che ha lo scopo di offrire servizi a basso costo, competitivi e accessibili (a partire dalla mappatura!), sollevando l’Amministratore da qualsiasi Responsabilità civile e penale.  Viene data altresì la possibilità di richiedere, a titolo gratuito e non vincolante, la progettazione dei servizi su tutte le realtà condominiali gestite così da avere un quadro chiaro e completo sulle reali modalità di svolgimento e sull’incidenza dei costi per ogni singolo condominio.

Cosa dicono di noi

Alice

Serietà , professionalità e competenza in un'azienda certificata iso pluricertificata e referenziata. Consigliata

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Complimenti a tutto lo staff per la serietà, la disponibilità e per la professionalità. Super consigliati. Grazie di cuore

Emma

Veloci e professionali. Sicuramenti li riccontatterò

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Azienda di professionisti qualificati e competenti!

Domande Frequenti

Un manufatto contenente amianto è tanto più pericoloso quanto più è friabile. In altre parole, l’amianto è pericoloso solo quando le fibre di cui è composto vengono inalate e la pericolosità aumenta se il manufatto non è in buono stato o è danneggiato. Un materiale contenente amianto, in buone condizioni, che non è manomesso, può rilasciare poche fibre; al contrario le fibre di amianto possono liberarsi in maggior numero quando il materiale viene manomesso. Quindi la pericolosità dell’amianto è legata a due fattori principali: possibilità di disperdere le fibre nell’aria e friabilità del materiale. Per comprendere il grado di rischio e il flusso di gestione dell’amianto risulta fondamentale la distinzione tra materiali in amianto compatto e materiali in amianto friabile. I materiali friabili sono quelli che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale. I materiali compatti, al contrario, sono quelli che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere soltanto con l’impiego di attrezzi meccanici (frese, trapani ecc.). Nonostante il grado di rischio sia maggiore per i materiali friabili rispetto a quelli compatti, realmente non esiste una soglia sotto la quale il rischio sia assente: anche un’esposizione breve può determinare una patologia asbesto-correlata. Per questo motivo la normativa obbliga a una serie di attività “preventive” mirate a valutare e monitorare lo stato di conservazione del materiale.  Bisogna tener conto che i manufatti ormai sono in opera da tantissimi anni e iniziano ad essere vetusti. Molti, tra l’altro, sono sottoposti a continue sollecitazioni esterne: l’esposizione costante agli agenti atmosferici oppure la possibilità che vengano danneggiati nel corso di opere di manutenzione svolte anche in prossimità delle aree in cui sono ubicati. Pertanto, è necessario tenerli sotto controllo, evitare che vengano danneggiati e intervenire se e quando necessario.

No. Nel caso di materiali compatti e integri, previa valutazione del rischio amianto, il proprietario o chi gestisce l’attività potrà decidere di non rimuoverlo. In tal caso sarà obbligato alla Nomina di un Responsabile amianto e all’attuazione di procedure di custodia e manutenzione, con controlli periodici al fine di monitorarlo, intervenendo con attività di restauro (ripristino/messa in sicurezza) o bonifica parziale / integrale solo nel caso la situazione cambi. Il ruolo di responsabile amianto deve essere ricoperto da una figura professionale in possesso dei requisiti richiesti.

Mentre l’attività di restauro (possibile solo se il danneggiamento risulti inferiore del 10% rispetto all’intera superficie) e di bonifica (Rimozione, incapsulamento e Confinamento) devono essere realizzate attraverso ditte specializzate iscritte nell’apposito Albo nazionale dei gestori ambientali. Queste aziende a conclusione dei lavori di rimozione rilasceranno la documentazione tecnica a dimostrazione del corretto svolgimento.

I materiali in amianto sono stati ampiamente utilizzati e installati almeno fino al 1992 in ambito residenziale, commerciale e industriale. La Legge n. 257/92 ha dismesso immediatamente i materiali friabili ma ha consentito la commercializzazione dei materiali compatti per altri 2 anni dopo la sua emanazione; pertanto, l’obbligo di mappatura è da estendersi a tutte le realtà costruite fino al 1994, indipendentemente dal sospetto di presenza di Amianto. Tale attività deve essere erogata nel rispetto di quanto previsto dal DM 06/09/1994 e successiva Norma UNI 11870/2022. L’Amministratore di Condominio è obbligato a tale adempimento per tutte le aree e locali condominiali, ivi inclusi i locali e impianti tecnici.

Sono obbligati alla mappatura e censimento amianto con successiva gestione del rischio tutti i proprietari o gestori delle attività svolte in strutture edilizie costruite entro il 1994, aldilà della dubbia presenza (La Legge n. 257/92 ha dismesso immediatamente i materiali friabili ma ha consentito la commercializzazione dei materiali compatti per altri 2 anni dopo la sua emanazione) Nello specifico i soggetti obbligati sono: privati, Enti, aziende pubbliche e private.

Le tipologie di materiali contenenti amianto presenti negli Istituti scolastici sono principalmente pavimenti vinilici, comignoli, pannelli di tramezzatura, serbatoi idrici, rivestimenti isolanti e ricoprenti a spruzzo. Il primo passo è quello del censimento e mappatura  amianto per tutti gli edifici e prefabbricati costruiti entro il 1994. In caso di presenza è necessario in via immediata elaborare e attuare un “piano di prevenzione” consistente in: Nomina del Responsabile e Valutazione del rischio amianto; Programma di controllo e manutenzione, contenente procedure specifiche per il personale esterno che opera all’interno degli Istituti (Impresa pulizie, aziende di manutenzione o ristrutturazione, ecc.) e per tutto il personale scolastico; Comunicazione della presenza di amianto a: ditte esterne, personale scolastico, studenti e genitori; Segnalazione con apposita cartellonistica ;Formazione di tutto il personale scolastico e gli studenti sui rischi da esposizione all’amianto e le procedure comportamentali da attuare; Controllo periodico delle condizioni dei materiali in amianto ; Messa in sicurezza dei materiali deteriorati/danneggiati e Progettazione interventi di bonifica per eliminare l’amianto nella scuola o restaurare, ove possibile, tali materiali, in attesa della rimozione definitiva.

La presenza di amianto dovrà essere comunicata agli uffici ASL competenti per territorio?

L’auto notifica ASL è obbligatoria solo per i materiali contenenti amianto in matrice friabile (es: materiale isolante, colle, rivestimenti, coibentazioni,ecc) e deve essere trasmessa in fase iniziale (esiti mappatura) e in occasione di ogni verifica periodica.

Purtroppo l’amianto utilizzato negli anni è ancora in opera ed è moltissimo, considerando il largo impiego che se ne è fatto per via delle sue proprietà (ignifugo, fonoassorbente, resistenza elettrica, resistenza al calore, resistenza agli attacchi di abbressivi chimici, flessibilità, filabilità) e del basso costo di produzione. Si contano oltre 3000 prodotti. Nel settore edile l’amianto è stato impiegato sia in forma compatta che friabile.  L’amianto in matrice compatta, comunemente conosciuto come eternit (uno tra i marchi di fabbrica dei prodotti in cemento amianto) , è stato utilizzato nell’edilizia e può essere raggruppato nelle seguenti macro-categorie: lastre/ pannelli, canne fumarie, serbatoi, tubazioni, vasi e vasiere, mattonelle.  I marchi di fabbrica italiani più conosciuti: Eternit – Fibrotubi – italtubi. L’amianto in matrice friabile, invece, è stato utilizzato prevalentemente a fini ignifughi e isolanti ed è : materiale a spruzzo su muri, pareti e strutture metalliche; legato in intonaco sovrastante a controsoffitti o a pannelli non friabili; nelle colle sottostanti pavimenti;  contenuto in pannelli di controsoffittature friabili, in cartoni o pannelli posti in genere dietro gli impianti di riscaldamento, nei tessuti antifiamma e nelle guarnizioni.